domenica 15 settembre 2013

LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA APPLICATA ALLA TELEFONIA MOBILE

dal blog............Marco Crupi Blog Fotografico



LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA APPLICATA ALLA TELEFONIA MOBILE
Questo articolo a parte della rubrica: Storia della Fotografia


La fotocamera incorporata sui telefoni cellulari è stata senza dubbio una grande innovazione, e da sempre è una delle componenti più guardate al momento dell'acquisto di un telefono.


In questo articolo ripercorrerò la sua evoluzione nel corso degli anni, per chi come me che faccio parte di una generazione, quella dell'88, che ha visto i primi cellulari trasformarsi da mattoni a "veramente portatili" e che ha vissuto il boom del nokia 3310, non può non leggerlo senza provare un po' di nostalgia.



Il primo dispositivo mobile dotato di fotocamera è stato inventato nel giugno del 1997 da Philippe Kahn. Questa invenzione è stata una miscela di più dispositivi: computer portatile, telefono cellulare e fotocamera digitale.


La prima foto scattata e inviata da questo dispositivo è la figlia appena nata di Philippe Kahn.


Anche se Kahn iniziò a lavorare con Motorola per lo sviluppo di un telefono in grado di scattare foto, il primo cellulare con fotocamera a noi noto è ilSamsung SCH-V200, un terminale che è stato lanciato in Corea del Sud nel giugno 2000, era dotato di una fotocamera da 0,35 Megapixel e poteva memorizzarne massimo 20 fotografie.



Molti sostengono che sia lo Sharp J-Phone J-SH04 il primo cellulare con fotocamera, dotato di una
fotocamera da 0,11 MP, ma è stato rilasciato nel novembre 2000 in Giappone. Curiosamente, questo Sharp è stato il primo telefono in grado di inviare le immagini in modalità wireless.

Il primo terminale con fotocamera che si fece in USA fu il Sanyo SCP-5300, un telefono a forma di "guscio" prodotto nel novembre 2002, con una fotocamera da 0.3 MP realizzava immagini da 640×480 pixel di risoluzione, le impostazioni erano personalizzabili, come il controllo del bilanciamento del bianco, si poteva settare l'autoscatto, usare lo zoom digitale e i filtri seppia, bianco e nero, negativo ecc .


Quell'anno uscì anche il Nokia 7650 con fotocamera da 0,3 MP, il primo terminale dell'azienda a sfruttare commercialmente la fotocamera, il prezzo era di circa 600 euro.



La pubblicità del Nokia 7650 merita di essere vista.




A seguito di tali uscite, anche aziende come Sony Ericsson e Motorola si lanciarono nel campo della fotografia mobile con il Sony Ericsson P800, uscito alla fine del 2002 sotto forma di macchina fotografica PDA e VGA, e il Motorola E365, del 2003, con lo stesso tipo di macchina fotografica VGA.


La prima azienda a raggiungere un megapixel di risoluzione fu la Samsung nel 2003. Il prezzo di questi dispositivi continuava a scendere man mano che il loro mercato si espandeva, nel luglio 2004 arrivò Audiovox PM8920, con fotocamera da 1.3MP, poteva realizzare immagini da 1280×960 pixel di risoluzione.



Nel 2005 Nokia ha lanciato il Nokia N90, un telefono che ricordava una videocamera e aveva una fotocamera da 2MP, ottica Carl Zeiss, autofocus e flash LED.



Sony Ericsson lanciò nel 2006, il Sony Ericsson K800i dotato della stessa fotocamera del K790i da 3,2 MP e autofocus, stabilizzatore di immagine e flash Xenon. Nokia ha risposto con modelli come il Nokia N73.


Samsung fu la prima a lanciare un terminale con fotocamera da 5 MP, nel 2004 con il modelloSCH-S250. Tempo dopo Nokia lanciò il Nokia N95 da 5MP, presentato nel 2006 e rilasciato nel 2007. L'N95 aveva la migliore fotocamera da 5MP all'epoca presente sul mercato, aveva un'ottica Carl Zeiss e poteva registrare video a 30 fps!





Nel 2007 esce sul mercato il primo iPhone, con una fotocamera da 2 MP ma sprovvisto di flash LED e autofocus, non poteva realizzare neanche video, la sua grande innovazione fu l'aver introdotto il Touchscreen su un dispositivo di questo tipo. Ci tengo a precisare che il primo smartphone è dell'ibm/bell e risale al 1993, l'iphone del 2007 ha però il merito di aver innovato il mercato della telefonia mobile, tutte le aziende copiarno il sistema touchscreen e il sistema di app.


Da questo punto in poi la fotografia mobile diventa Social, grazie a facebook, instagram e ai vari social network che metteranno a disposizione dei moderni smartphone le app che oggi tutti noi conosciamo bene.



Nel 2008 Samsung ha introdotto il Samsung i8510 , conosciuto come INNOV8 (innovare), il primo terminale con fotocamera da 8 MP. Nokia si rispose con il Nokia N86, fotocamera da 8 megapixel, ma fu LG a lanciare il primo terminale touchscreen con fotocamera da 8 megapixel, l'LG Renoir.



Successivamente uscì il Samsung G800, il primo cellulare con fotocamera con zoom ottico 3x .


Saltiamo al 2009, anno in cui Samsung ha lanciato il Samsung M8910 Pixon12, con fotocamera da 12MP, che è stato rapidamente eclissato dal Nokia con il suo Nokia N8 da 12MP di fotocamera e da Sony Ericsson nel 2010, con il Sony Ericsson S006 con fotocamera da 16 MP.




Nel 2011, sia LG che HTC lanciarono sul mercato dei terminali con fotocamere 3D, l'HTC EVO 3D e LG Optimus 3D: si trattava di un sistema che sfruttava due macchine fotografiche da 5MP per creare immagini stereoscopiche, per poi essere viste sui loro schermi con tecnologia 3D senza occhiali. La domanda di questi terminali fu bassa, per questo oggi non sono più presenti sul mercato smartphone 3D.



Nokia ha voluto differenziarsi dalla concorrenza inserendo un sensore di immagine addirittura più grande di quello di una fotocamera compatta e dal numero di megapixel a mio dire esagerato, 41MP, questa tecnologia venne chiamata "Pureview" ed è stata ideata per sopperire all'assenza di zoom ottico.





Tale tecnologia è già passata attraverso almeno tre fasi distinte: il primo smartphone a includerla fu il Nokia 808 PureView con sistema operativo Symbian, il secondo fu il Lumia 920 Nokia e il terzo ilNokia Lumia 1020.



Oggi gli smartphone stanno prendendo esempio da Nokia aumentando la dimensione dei sensori fotografici, il resto è attualità sulla quale non mi pronuncio in questo articolo.


Dopo tutto quello che abbiamo visto è inevitabile continuare a chiedersi: Che cosa ci riserverà il futuro?

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