domenica 3 febbraio 2013

Fotografare la natura


Il pregio della fotocamera non sta nel suo potere di trasformare il fotografo in un artista, ma nel dargli lo stimolo di continuare a guardare, a guardare...

Brooks Atkinson



Fotografare le bellezze della natura è forse uno dei più interessanti campi della fotografia. Una semplice passeggiata, già piacevole di per sè, può diventare fonte di gioia e farci vedere cose ben conosciute come un paesaggio, una villa antica, un fiore o un animale, con occhi diversi se portiamo con noi una fotocamera. Ci vorrà forse più tempo per spostarsi da un posto all'altro, ma è tempo meglio speso perché siamo più consapevoli del mondo intorno a noi.

Anche se si può usare qualsiasi camera, chi intende fare le cose seriamente scoprirà presto che con una certa attrezzatura si ottengono migliori risultati.


Equipaggiamento base


Gli obiettivi di una camera di alta gamma possono comprendere un macro da 100mm ed uno zoom da 28-135mm. Per riprendere piccoli oggetti si possono usare entrambi, tenendo presente che i fiori risaltano meglio se sono compresi in un contesto un poco più ampio. Naturalmente gli stessi accorgimenti valgono anche se si usa una camera compatta, dipende solo da quanto vogliamo avvicinarci al soggetto.

Treppiede. Un tipo molto pratico da usare ha il supporto centrale che può essere ruotato in quasi tutte le posizioni, con due vantaggi. Il supporto orizzontale consente di allargare di più le tre gambe in modo da avere la camera più vicina al suolo, e poi funge da contrappeso alla camera che può assumere più ampie angolazioni.



Posizionamento e bloccaggio a sfera. Una comune staffa di fissaggio consente solo limitati movimenti, perciò una testa a sfera rappresenta una eccellente soluzione per il lavoro all'aperto, anche se più costosa.

Con una staffa a L si può rapidamente montare la camera in posizione orizzontale o verticale mantenendola al centro del tripode e quindi più stabile.



Fra i vari tipi di fotocamere disponibili sarebbero da preferire quelle chi hanno il monitor orientabile.

Zainetto per trasportare il tutto. Senz'altro da preferire quelli impermeabili per non dovere preoccuparsi di un improvviso acquazzone, come spesso accade in montagna. Molto pratico il mantello tipo poncho che ripara sia lo zaino che chi lo trasporta.

Riflettori, diffusori e tendine da sole. Sono collassabili, facilmente trasportabili e si usano per controllare la luminosità eccessiva e/o per bloccare il vento che farebbe muovere il soggetto.


Una piccola tenda di materiale translucido diminuisce il contrasto eccessivo in pieno sole e ripara dal vento.



Tecniche operative di base


Le tecniche usate dipendono ovviamente dalle situazioni, ma generalmente comprendono le seguenti:

Il fuoco manuale è quasi essenziale per poter posizionare il piano di fuoco critico esattamente al posto desiderato. In modalità macro, meno della metà della profondità di campo disponibile va lasciata davanti al soggetto, il resto sullo sfondo.

Compensazione dell'esposizione manuale o automatica (autoexposure bracketing). Non tutte le camere hanno questa funzione, che consente di catturare una serie di foto con diversi valori di esposizione. Spesso è anche possibile specificare gli intervalli di esposizione ed il numero di scatti della serie.

Autoscatto o comando remoto, da scegliere in base alla situazione. Se tutto è calmo e senza vento, è preferibile l'autoscatto perché elimina ogni possibilità di introdurre movimenti con lo scatto manuale. Con un po' di pratica si impara anche a scattare con tanta leggerezza da non provocare alcuna vibrazione alla camera.

In presenza di brezza, si tiene il dito sul pulsante pronti a scattare la foto non appena la brezza si calma e la pianta si stabilizza. Oppure si preme a metà corsa e si aspetta una pausa del vento. Così si predispone l'esposizione e basta solo premere a fondo il pulsante al momento giusto.

Per ottimizzare la profondità di campo, si cerca di comporre la foto in modo che tutti gli elementi importanti si trovino alla stessa distanza dall'obiettivo, o quasi.




Vento e sole


I due maggiori problemi che si incontrano quando si fotografano i fiori sono senza dubbio il vento ed il sole, con il vento che rappresenta il problema maggiore. Certo, capita anche di vedere belle foto di soggetti mossi dal vento e riprese a bassa velocità di otturatore, in cui si può quasi sentire soffiare il vento. In generale però, possiamo dire che il movimento è il nostro nemico. Per fortuna anche nelle giornate di brezza ci sono dei momenti di pausa, basta essere pazienti e aspettare il momento giusto.



Gigli selvatici fotografati in pieno sole. Anche le loro ombre aggiungono qualcosa alla foto.


Primi piani e macro


Il modo di comporre una foto dipende dallo scopo che ci prefiggiamo di raggiungere. Per esempio, se intendiamo produrre immagini di tipo documentaristico è preferibile inquadrare un fiore nel suo contesto, mostrando anche alcune delle sue foglie, per rendere l'immagine descrittiva del soggetto e dell'ambiente. Se invece vogliamo produrre delle belle immagini per il solo piacere di ammirarle, allora non esiste altra regola che soddisfare il nostro gusto estetico.



Se si fotografa un fiore è preferibile inquadrare anche una foglia per rendere l'immagine più descrittiva


Angolo di ripresa


Inquadrare un soggetto dall'alto in basso è pratica comune e spesso dà buoni risultati, ma talvolta occorre appoggiare la camera a livello del terreno. E' importante che tutti gli elementi più importanti presenti nell'inquadratura si trovino sullo stesso piano rispetto alla camera, per potere metterli tutti perfettamente a fuoco.



Per catturare questa immagine la camera è stata appoggiata a terra con il monitor orientabile rivolto verso l'alto.

Flash


Con scarsa luminosità o con il vento si usa il flash con tempi di posa molto brevi (1/2000) per bloccare i movimenti. Un'altro vantaggio del flash è che si può usarlo in combinazione con la compensazione dell'esposizione per scurire lo sfondo. Nelle due foto sottostanti, quella a sinistra è stata ripresa con la compensazione a "-2", quella a destra a "0".



Si può anche regolare la potenza del flash in combinazione della compensazione dell'esposizione in modo da avere un completo controllo dell'illuminazione sia del soggetto illuminato dal flash che dello sfondo illuminato dalla luce ambientale.


Sfondo


Lo sfondo è uno degli elementi chiave di una fotografia. Un fiore quasi si confonde sullo sfondo ricco di molti altri soggetti secondari, ma risalterà meglio su uno sfondo sfocato. Fortunatamente la profondità di campo nelle riprese ravvicinate è piuttosto ridotta, quindi risulta facile avere lo sfondo sfocato.

Una tecnica speciale consiste nell'usare la tendina da sole che non solo attenua e diffonde la luce e ripara dal vento, ma se viene posizionata nel modo giusto, rende lo sfondo di un grigio chiaro uniforme. Questo tipo di sfondo può essere facilmente selezionato ed eliminato con un programma di fotoritocco ed il soggetto inserito in un'altra scena. Invece, eliminare uno sfondo ricco di elementi risulterebbe un'operazione lunga e difficile.



Fiori di piselli ornamentali fotografati con la tendina da sole, immagine di tipo didattico. Gli stessi fiori sullo sfondo di un prato, immagine di tipo artistico.














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