domenica 1 marzo 2015

10 fotogrammi iconici della storia del Cinema



DAL BLOG..............

               


1. Arancia Meccanica










Pochi registi hanno sviluppato uno stile compositivo così unico, coerente e facilmente identificabile come quello di Stanley Kubrick. Uno stile che ha raggiunto il suo culmine in "Arancia Meccanica" ("A Clockwork Orange"), parabola sulla natura della violenza ambientato in un futuro dispotico non troppo lontano.


Una luce artificiale fredda è presente per tutto il film, che viene caricato con composizioni in cui domina la simmetria e l'equilibrio. Come nella seconda immagine in cui le ombre di Alex DeLarge e della sua banda sono proiettate sulla loro prossima vittima.


2. "Pulp Fiction" (1994), Quentin Tarantino






Il cinema degli anni '90 è segnato in gran parte dalla comparsa di Quentin Tarantinoe da una vasta legione di imitatori.


Uscito nel 1994, "Pulp Fiction" fu la pellicola che consacrò Tarantino come regista cult. Questa immagine leggendaria deve essere in questa compilation, Samuel L. Jackson e John Travolta non sono mai apparsi così freddi.


3. "Il pianeta delle scimmie" (1968), Franklin J. Schaffner






E andiamo agli anni sessanta per selezionare un'immagine che appartiene a uno dei finali più sorprendenti mai visti sul grande schermo. Ci riferiamo, naturalmente, alla scena finale de "Il pianeta delle scimmie", un punto di riferimento nel genere fantascientifico.


4. "Casablanca" (1942), Michael Curtiz






Forse uno dei film più iconici che abbiano mai girato, paradigma totale del cinema classico, un'opera circondata da mille aneddoti e leggende. Non potevo non includere in questa selezione un'istantanea di "Casablanca", un film immortale che tratta d'amore, amicizia e la fedeltà a principi ed ideali.


Leggendaria la scena del momento della separazione tra Rick Blaine (Humphrey Bogart) e Ilsa Lund (Ingrid Bergman), una composizione perfetta con entrambi i protagonisti di profilo, l'uso del chiaroscuro esalta la forza dell'immagine inondandola di un'aura nostalgica.


5. "Il Padrino, Parte II" (1974), Francis Ford Coppola






Pochi film hanno ottenuto così tanto consenso tra pubblico e critica, come le prime due parti della trilogia del "Il Padrino". Uno degli aspetti più affascinanti di questo lavoro di Francis Ford Coppola è sicuramente la fotografia di Gordon Willis, uno degli operatori più stimati di Hollywood.


In questa scena Michael Corleone prende le redini della famiglia accettando il suo tragico destino.


6. "Il pianista" (2002), Roman Polanski





Questa è una delle immagini più scioccanti viste al cinema recentemente, in cui l'attoreAdrien Brody cammina tra le rovine di Varsavia, devastata duranta seconda guerra mondiale,

"Il Pianista" di Roman Polanski è un film caratterizzato dall'assenza di colore.

7. "ET l'extra-terrestre" (1982), Steven Spielberg






Gli anni '80 sono il tempo del cinema come intrattenimento, degli archeologi con la frusta, dei viaggi nel tempo e dei bambini in cerca di tesori. E come no, è il decennio di "ET", un film che ha segnato l'infanzia di una generazione e che, come tutti i capolavori, ha avuto innumerevoli imitazioni.


E qual è l'immagine più emblematica di questo film? Ovviamente quella in cui Eliott e il suo amico extraterrestre volano con la bicicletta di fronte a una gigantesca luna piena, è una di quelle immagini che rimangono impresse per sempre. Una composizione ricca di magia resa ancora più memorabile dalla musica di John Williams.


8. "Viaggio nella Luna" (1903), da Georges Méliès










In principio, il film è stato considerato poco più che un'attrazione da baraccone, un divertimento per suscitare curiosità senza troppo pretese. Il francese Georges Méliès fu uno dei primi registi che videro l'invenzione dei fratelli Lumière un nuovo veicolo per l'espressione artistica.


Così, mettendo a frutto la sua passione per l'illusione e il disegno, Georges Méliès ha sollevato le possibilità narrative del cinema e aperto la strada all'uso di innumerevoli tecniche cinematografiche, come le esposizioni multiple, l'effetto dissoluzione, la cornice colorata a mano e il tanto di moda time-lapse .


La sua opera più emblematica è senza dubbio "Viaggio nella Luna" ("Le Voyage dans la Lune") del 1903, una fantasia spaziale piena di immagini memorabili come quella del razzo conficcato sulla superficie di una luna umanizzata. Ho scelto anche un altro punto del film che mostra una di quelle composizioni barocche e surreali, in cui la scenografia e l'immagine reale si fondono per creare magia pura.



9. "Sentieri selvaggi" (1956) di John Ford










Del genere Western uno dei massimi capolavori è sicuramente "Sentieri Selvaggi" ("The Searchers") con i leggendari John Ford e John Wayne.


Un'opera immortale che contiene un lirismo e un senso di epicità che dopo mezzo secolo mette ancora i brividi, soprattutto grazie a riprese in splendidi paesaggi naturali come la Monument Valley nello Utah.


John Ford contrappone sapientemente il calore dell'ambiente domestico, la casa, rispetto alla vastità del deserto attraverso la quale i protagonisti vagano come fantasmi. Prova di ciò sono questi due momenti appartenenti rispettivamente al prologo ed all'epilogo di questo film affascinante.


10. "Nosferatu il vampiro" (1922), FW Murnau






In un'Europa devastata dalla prima guerra mondiale, si afferma in Germania una delle più affascinanti tendenze stilistiche della storia del cinema: l'espressionismo.


Una delle grandi opere rappresentative di questo movimento era "Nosferatu" ("Nosferatu, eine Symphonie des Grauens"), regia di F.W Murnau nel 1922, un libero adattamento del celebre romanzo di Bram Stoker "Dracula".



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