
Si può essere denunciati per lo scatto improprio di una fotografia? Sì, se si immortalano luoghi protetti dal Regio decreto 1161/41 come le ferrovie. È accaduto ad un passeggero dell'Atac, denunciato dall'azienda dei trasporti romana per essere stato sorpreso a fotografare l'ascensore e le scale mobili della ferrovia Roma-Lido, alla stazione di Casal Bernocchi. Fermato da una guardia giurata e invitato a consegnare il materiale, l'uomo si è allontanato senza farsi identificare, ma dopo qualche ricerca si è risaliti alla sua identità: trattasi di un avvocato che nei giorni scorsi ha fomentato una polemica riguardo ad una disabile che sarebbe rimasta bloccata nella stessa stazione in cui ha scattato le foto. Ma qual è il limite che determina i luoghi liberi da copyright da quelli inaccessibili? Esiste una regolamentazione riguardo agli scatti?
In Italia la situazione è resa confusa dalla mancanza di leggi specifiche, che va a sommarsi a una miriade di regolamenti comunali e provinciali e alla libera interpretazione di ogni singolo articolo. In generale le foto di strada sono consentite, a meno che si ritragga un monumento specificamente coperto da diritti o si importuni dei passanti. Ci si può appellare a quella che inglese si chiama la legge del "Panorama freedom", ovvero la libertà di poter fotografare un soggetto, un edifico o un'opera d'arte che si trovano in un luogo pubblico. In altre parole, la possibilità di professare il diritto di cronaca fotografando. Per intenderci, le persone possono essere immortalate, a patto che ci sia il loro consenso e non si diventi molesti. A tal proposito vige l'articolo 660 del codice penale: "Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo". Pena anche l'arresto, se necessario.
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