domenica 23 settembre 2012

COME FOTOGRAFARE DI NOTTE

DAL BLOG............
Marco Crupi Blog Fotografico

COME FOTOGRAFARE DI NOTTE



l corso di fotografia online è estrapolato dal libro di fotografia intitolato "Manuale di Fotografia - Occhio, Mente e Cuore" in vendita a 3 euro in versione Ebook PDF.otogra
Questo articolo fa parte del Corso di Fotografia Digitale Online



Foto di Matthew Grapengieser

La tecnica per realizzare quegli splendidi paesaggi urbani fotografati durante la notte non è difficile come può sembrare, ci vuole solo molta pazienza e l'attrezzatura giusta.


Attrezzatura essenziale:
Fotocamera: consiglio l’utilizzo di una reflex per motivi legati alla qualità dell’immagine, alla stabilità dovuta al suo peso e alla possibilità di cambiare ottiche.
Ottiche: abbiamo già parlato dei vari tipi di obiettivi e delle lunghezze focali, dipende tutto dal risultato che si vuole ottenere, per la fotografia di paesaggi notturni sono consigliati i grandangolari o gli zoom do elevata qualità che vanno dal grandangolo al medio tele, anche fish eye se volete ottenere risultati particolari.
Un telecomando: in questo genere fotografico la stabilità della fotocamera è tutto! Anche se usate un cavalletto per quanto robusto sia le vibrazioni causate dal dito durante la pressione del pulsante di scatto provocheranno del micro mosso. La migliore soluzione è l’acquisto di un telecomando per comandare a distanza la reflex, se non avete il telecomando potete usare l’autoscatto.
Un treppiedi: accessorio fondamentale per tenere ferma la fotocamera, ne esistono di diversi tipi, la regola fondamentale da seguire nella scelta di un treppiedi è quella di non prendere il cavalletto più leggero, prendetene uno che non sia eccessivamente pesante da trasportare ma che abbia un peso tale da non essere mosso facilmente dal vento, cercate un buon compromesso tra peso e maneggevolezza.
Alcuni modelli hanno una colonna centrale estraibile o scomponibile, che consente un’ampia apertura delle gambe, questo facilita lo scatto a filo del terreno (utile soprattutto per gli appassionati di macrofotografia), sul treppiede possono essere applicati diversi tipi di teste snodabili, come per esempio la testa a sfera che permette un posizionamento istantaneo e semplifica l’utilizzo dei teleobiettivi, mentre la testa semplice favorisce movimenti separati su tre assi, esistono anche impugnature tipo joystick con blocco a grilletto e posizionamento rapido. Assicuratevi che nella testa vi sia incorporata la bolla di livello.
Ora che abbiamo preparato tutta l’attrezzatura necessaria non resta che aspettare che faccia buio e cercare una zona che ci piace, per iniziare consiglio di fotografare la città dall’alto in modo da non essere disturbati da auto o persone di passaggio (le luci delle auto da lontano creeranno delle bellissime scie luminose che daranno un valore aggiunto alla nostra fotografia).


COME IMPOSTARE LA FOTOCAMERA:


Un errore comune a molti è l’alzare inspiegabilmente la sensibilità ISO, nonostante la foto sia fatta a un soggetto statico muniti di cavalletto. Se avete capito la spiegazione sulle basi della fotografia e sulla sensibilità ISO capirete che è una scelta infelice perché provoca del rumore elettronico inutile e orribile da vedere soprattutto in una foto di questo tipo.
Gli ISO devono stare ai valori standard!
Il diaframma va impostato a f11 per avere una buona profondità di campo e un'ampia zona dell'immagine messa a fuoco, una fotografia di paesaggio anche se notturna ha bisogno di diaframmi chiusi.
Il tempo di esposizione varia a seconda della scena fotografata, devono essere utilizzati tempi di esposizione lunghi per via della scarsissima quantità di luce, la mia fotocamera per esempio arriva a 30 secondi dopo di che appare una scritta "BULB" ovvero la famosa posa B di cui abbiamo già parlato nell'articolo "ISO, diaframmi, profondità di campo e tempi di esposizione" L'usare tempi lunghi (alle volte anche nell’ordine dei minuti) rende necessario l'utilizzo di un cavalletto. Se volete realizzare l'effetto "scie luminose" come nella foto seguente di Neil Kremer basta fotografare le macchine che passano usando tempi lunghi.


Foto di Neil Kremer
ATTENZIONE: Con pose lunghe e utilizzando diaframmi più chiusi di f11 le luci (come quelle dei lampioni potrebbero apparire come stelle a varie punte), il fenomeno è dovuto alla luce radiante che si riflette sulle lamelle del diaframma e varia molto da un obiettivo all'altro.


Inoltre la fotocamera durante le lunghe esposizione si riscalda molto, controllate il massimo tempo di posa B consentito sul libretto di istruzioni della macchina fotografica, tra uno scatto e l’altro prendete un po' di tempo per evitare guasti da surriscaldamento.




Foto di Vinoth Chandar
Se invece di sera volete fotografare soggetti in movimento senza avere un effetto mosso dovete usare tempi pari o al di sopra di 1/100 di secondo, diaframma più aperto possibile (si consiglia di usare ottiche luminose) e ISO sopra gli 800, questo considerano una lunghezza focale massima di 50mm. Chi possiede fotocamere professionali di alto livello con sensore Full Frame non ha problemi ad alzare gli ISO perché il rumore generato è davvero insignificante.


Al riguardo vi consiglio di andare a cercare i test ad alti ISO delle top di gamma delle varie case produttrici.


Mentre una Reflex entry level già ad 800 ISO presentano un fastidioso rumore e perdita di dettaglio.

Oltre questo articolo consiglio di leggere anche: ISO, diaframmi, profondità di campo e tempi di esposizione - Corso di Fotografia in cui sono contenuti i principi base e fondamentali della fotografia!

martedì 18 settembre 2012

CONCORSO FOTOGRAFICO “LE TERRE INVISIBILI - La Puglia svelat

























































































































































CONCORSO FOTOGRAFICO “LE TERRE INVISIBILI - La Puglia svelata”


La forza rivelatrice e sfuggente del mezzo fotografico è in cerca di nuove interpretazioni del territorio ugliese. LE TERRE INVISIBILI - La Puglia svelata” è il tema del concorso promosso da CLACK e Centro Grafico Foggia .

I partecipanti dovranno percorrere i luoghi e le identità culturali della nostra regione con uno sguardo originale e innovativo. Un crogiolo di immagini che siano in grado di cogliere gli spunti e le visioni sognanti ispirati dalla citazione di Italo Calvino: “l’occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose”.

ISCRIZIONI

Possono partecipare al concorso tutti i fotografi, amatori e professionisti, che abbiano compiuto il 18° anno d’età e che si siano registrati in qualità di Collaboratori al sito web www.clackphoto.com. Una volta effettuata la registrazione, i Collaboratori che intendono partecipare al concorso dovranno inviare i files delle foto candidate in formato *.jpeg ad alta risoluzione (dimensione minima 3000x2000 px,) all’indirizzo: Questo indirizzo e-mail %C3%A8 protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. '>concorso@clackphoto.com insieme alla scheda di partecipazione compilata e firmata, entro il 10 ottobre 2012.

Tutte le fotografie inviate potranno essere votate sull’apposita pagina Facebook a partire dalle ore 12,00 del 11 ottobre 2012 e fino alla mezzanotte del 20 ottobre 2012. Una Commissione Giudicatrice decreterà il vincitore del concorso e i 12 autori finalisti entro il 23 ottobre 2012.

La partecipazione al concorso è GRATUITA.

PREMI

Le fotografie selezionate saranno i soggetti che illustreranno il Calendario 2013 “LE TERRE INVISIBILI - La Puglia svelata”, a cura del Centro Grafico Foggia e di CLACK.

Il calendario sarà stampato in una tiratura iniziale di 2500 copie e verrà distribuito gratuitamente durante uno o più eventi di presentazione.

Al 1° classificato sarà assegnato un Premio in denaro del valore di € 500 e la pubblicazione della foto sulla copertina (prima pagina) del Calendario 2013 - LE TERRE INVISIBILI - La Puglia svelata.

I dodici autori finalisti avranno diritto alla pubblicazione della foto selezionata e riceveranno 20 copie del Calendario.

Alla pubblicazione del calendario seguirà una mostra fotografica che verrà allestita nei locali espositivi del Centro Grafico di Foggia che rientrerà all’interno del circuito di eventi artistici e culturali ART’IN FABRICA.

L’evento espositivo potrà essere riproposto in altre locations sul territorio pugliese ed avrà lo scopo di promuovere gli autori selezionati e distribuire la pubblicazione e il materiale informativo prodotto.

Tutte le fotografie selezionate verranno pubblicate in un’apposita fotogallery sul sito CLACK e sui siti web dei suoi partners.

CENTRO GRAFICO SRL – FOGGIA

Innovazione, flessibilità, colore, ecologia, sono i valori, i cardini che hanno accompagnato in questi anni la crescita aziendale; una crescita costante e progressiva che ha delineato i contorni di un’impresa moderna, capace di coniugare etica ed economia, cultura e mercato.

È da questi concetti che nasce l’attenzione del Centro Grafico per il mondo dell’arte, tanto da decidere di legarne l’immagine aziendale con l’iniziativa denominata Art’in Fabrica, che dal 2003 destina uno spazio espositivo all’interno dell’azienda a giovani artisti contemporanei.

Oltre alla pubblicazione del calendario d’artista, appuntamento consolidato ormai da vent’anni, Centro Grafico ha ospitato fino ad oggi, circa 40 mostre d’arte contemporanea, due eventi musicali, video-proiezioni e happening di poesia e recitazione.

L’iniziativa «Art’in Fabrica» vuole avere il fine ambizioso di far percepire l’Arte nello spirito collettivo, nel quotidiano e nel vissuto di ogni realtà sociale ed economica. Ed oggi, l’arte, vista in tutte le sue espressioni, e le attività artistiche correlate sono ormai parte costitutiva dell’azienda Centro Grafico.

CLACK

CLACK nasce nell'ambito di Principi Attivi promosso dalla Regione Puglia. CLACK è un progetto che intende favorire la tutela e la valorizzazione del territorio pugliese attraverso la fotografia e il video. Vogliamo promuovere la cultura, la storia e le tradizioni che scaturiscono dall'immenso patrimonio naturalistico e dall’eccellenza degli uomini che vi operano. Gli strumenti: foto e video di alta qualità, disponibili a tutti a prezzi accessibili.

CLACK ha l’ambizione di diventare il nuovo punto di riferimento nel web per fotografi e videomakers, privati e professionisti, per designer, artisti, grafici e per tutti coloro che vogliono condividere, vendere e acquistare foto e video per creare e lavorare.

IL PROGETTO CLACK

CLACK è un viaggio nel tessuto pugliese, un'esperienza conoscitiva costruita su processi di valorizzazione, configurazione e fruizione del territorio, un trait d'union che si consolida nell'interazione tra uomo e ambiente.

Crediamo nella fotografia come risorsa che produce analisi e pensiero critico. Una dimensione capace di suggerire relazioni virtuose nella varietà delle identità, fonte di fascinazione ed elaborazione plastica di concetti.

Intendiamo promuovere una stagione di riflessione ed azione, mediante l'attraversamento condiviso di una visione critica, indagatrice e fisiologica dei luoghi e degli individui che popolano la Puglia. CLACK non è solo una “vetrina” espositiva, ma rappresenta uno strumento attrattivo, spontaneo ed efficace per tutti gli appassionati del settore.

Il progetto CLACK prevede la messa a punto di una piattaforma logistica territoriale: l’istituzione di una rete fitta di rapporti tra soggetti eterogenei, istituzionali, sociali, culturali, artistici, imprenditoriali, didattici; punta a costituire quest’esperienza come uno spazio integrato d’azione sul territorio, che sappia operare all’interno di una mappa estesa e ramificata.

CLACK non è solo un archivio stock, è un progetto di rete!

INFORMAZIONI

Il regolamento completo del concorso e la scheda di iscrizione sono disponibili sui siti web:



www.clackphoto.com



www.centrograficofoggia.it





domenica 2 settembre 2012

Pro e contro degli zoom



Autore: Giovanni Lattanzi - pubblicato in data 23 giugno 2012 - Email info@guidaconsumatore.com




Spesso al momento di acquistare un obiettivo per la nostra fotocamera, soprattutto se siamo neofiti, ci troviamo in dubbio se preferire un focale fissa o uno zoom. Chiediamo agli amici, leggiamo riviste e libri, ma ognuno ha le sue opinioni e le sue motivazione per uno o per l’altro. Noi vi suggeriamo semplicemente delle valutaziono oggettive sui pro e contro di ciascuno di essi, per permettervi una scelta autonoma e ragionata, ma soprattutto adeguata alle vostre esigenze fotografiche.




Il punto di forza degli zoom risiede sostanzialmente nell’avere la possibilità di variare la lunghezza focale, e quindi modificare l’inquadratura (allargandola o restringendola) senza spostarsi fisicamente dal punto di ripresa.


Ecco come cambia l’inquadratura ottenuta rimanendo sempre fermi nello stesso punto e variando semplicemente la lunghezza focale dello zoom.

Dovendo scegliere uno zoom diventa però molto importante considerarne la qualità e distinguere quindi tra prodotti professionali e amatoriali, ma soprattutto valutarne attentamente pro e contro.
Vantaggi degli zoom

Il vantaggio principale dello zoom, come abbiamo appena detto, è il fatto che un solo obiettivo permette di spaziare attraverso una gamma di focali (più o meno ampia a seconda del modello), per cui riduce il numero di elementi da portare con se sul campo; in definitiva bastano due soli zoom scelti con accuratezza per coprire tutta la gamma di inquadrature di cui abbiamo bisogno.

Ad esempio, nel caso di una fotocamera 35mm a sensore pieno (full-format, quindi 24*36mm) basta avere un 16-35mm e un 80-200mm per coprire tutte le esigenze di un classico fotografo “da campo”. L’aggiunta poi di un 35-70mm renderebbe davvero totale la copertura, in maniera continua, dalla focale super-grandagolare dei 16mm fino al tele spinto a 200mm.

Il vantaggio risulta quindi evidente per tutti i fotografi d’azione o comunque impegnati sul campo e in esterni, costretti a portare sempre con se tutta l’attrezzatura. Inoltre, avere un obiettivo che copre più focali permette di lasciarlo sempre montato e non dover fare cambi troppo spesso (come avverrebbe se avessimo tre obiettivi diversi a focale fissa), operazione che aumenta il rischio di polvere sul sensore.

Alto vantaggio non trascurabile sta nella spesa: se è vero che uno zoom ha un prezzo non indifferente, soprattutto quelli di qualità elevata e caratteristiche professionali, è pur vero che acquistare i singoli “focale fissa” corrispondenti alle principali da esso coperte avrebbe un costo di gran lunga maggiore.

Prendiamo ad esempio un 70-200mm Canon. Ne esistono varie versioni, tra cui:
EF 70 – 200mm/f4 l usm – € 700
EF 70 – 200mm/f4 l is usm stabilizzato – € 1300

Entrambe con apertura massima a f4, quindi mediamente luminosi; il secondo ha lo stabilizzatore.
EF 70 – 200mm/f2.8l is ii usm – € 2612

In questo caso si tratta invece della versione professionale, luminosa avendo apertura massima del diaframma a f2.8.

Come si nota già nella due versioni amatoriali, abbiamo un prezzo quasi doppio scegliendo il modello stabilizzato; il professionale costa quasi 4 volte di più rispetto al modello base. In ogni caso, anche l’f4 non stabilizzato consente di fare foto assolutamente dignitose, dato che la qualità delle ottiche Canon, come anche ovviamente Nikon, resta sempre buona anche nei modelli non di punta.

Se volessimo scegliere un set di focali fisse al posto di questo zoom dovremo acquistare:
EF 85mm/f1.8 usm – € 420
EF 135mm/f2.0 l usm – € 1220
EF 200mm/f2.8 ii usm – € 855

Si tratta certamente di ottiche di altissimo livello, spesso ad alta luminosità (abbiamo una f1.8 e una f2) ma la somma totale dei prodotti arriva a 2911 euro, cifra superiore allo zoom professionale stabilizzato, quindi il top della gamma.

Se poi volessimo esagerare potremo optare per il super luminoso “EF 85mm/f1.2 l II usm”, che da solo costa ben 2370 euro.
Svantaggi degli zoom

Naturalmente, come ogni umana cosa, anche gli zoom hanno i loro difetti.

Il più evidente è che peso e dimensioni sono solitamente maggiori rispetto a un focale fissa, ma parliamo di differenze modeste, sicuramente non così evidenti come quelle che ci sono tra un 300mm/f4 e un f2.8, dove parliamo di Kg.

Ma quello che crea più problemi è però il fatto che la loro qualità ottica è difficilmente paragonabile all’omologo a focale fissa, a meno di non acquistare un obiettivo zoom di classe professionale.

Il problema si evidenzia in maniera rilevante nei prodotti di classe economica e media, dove la scarsa qualità risulta poco visibile se si possiede solo quell’obiettivo, ma si nota subito in maniera netta qualora il fotografo abbia anche un focale fissa o faccia confronti con le foto scattate da colleghi e amici nella stessa situazione.

Ad esempio, è praticamente impossibile che un 80-200mm di classe non professionale riesca mai ad offrire la medesima qualità di un 200mm fisso, ne di un 85mm, ne di un 135mm e così via. E anche i professionali faticano…

Inoltre, i focale fissa attualmente nei cataloghi delle principali aziende produttrici offrono luminosità elevate, impossibili agli zoom.
Variazione di luminosità massima

Altro elemento negativo degli zoom di categoria economica e media risiede nella variazione di luminosità alle differenti focali. Prendiamo come esempio il Canon “ef – s 15-85mm f3.5-5.6 is usm”, un obiettivo con grande estensione focale che va dal super-grandangolo 15mm al medio tele 85mm. Non essendo un prodotto di classe professionale è palese che il sistema di lenti deve scendere a compromessi per poter coprire questa così ampia gamma focale: ecco infatti che la luminosità massima spazia tra f3.5 e addirittura f5.6, con un oscillazione notevole.



Questo era un grave limite con le pellicola, soprattutto con le lentissime e poco sensibili Velvia 50 ISO, ma diventa un problema risolvibile con le digitali, dove è sufficiente alzare la sensibilità di qualche stop per recuperare la luminosità “mancante” all’obiettivo.

Gli zoom professionali permettono invece di tenere sempre costante la luminosità, ma anche il livello generale di qualità ottica, alle diverse focali offerte.

Il problema della variazione di luminosità massima, ma anche di qualità generale, con il variare della focale è un problema che affligge gli zoom in maniera proporzionale all’ampiezza della loro gamma. Questo è abbastanza ovvio e intuibile, ed è dovuto alle problematiche legate alla costruzione degli elementi ottici. Per avere escursioni focali molto ampie i progettisti sono costretti a notevoli compromessi, a chiaro discapito delle prestazioni, sia generali che sulle focali specifiche. Ecco perché è preferibile evitare l’acquisto di zoom troppo universali, soprattutto se spaziano da grandangolo a tele, o peggio ancora se partono da super-grandangolo o arrivano a super-tele.

Generalmente gamme come:
16-35mm
35-70mm
70-200mm

sono considerate eque ed equilibrate. Al contrario escursioni focali come (ad esempio):
18-200mm
17-85mm
28-135mm

difficilmente consentono di offrire qualità e prestazioni buone e costanti. Infatti queste escursioni sono tipiche di obiettivi di gamma bassa e media, e non le si trovano tra i prodotti di categoria professionale.