giovedì 10 gennaio 2013

Fotografia digitale: come capire quanta passione hai...

Dal sito......... http://www.alfonsomartone.itb.it/czgwog.html

Tutti quelli che hanno comprato una fotocamera digitale subito dicono di essere appassionati di fotografia. Ma... sarà sempre vero? Scoprilo leggendo questa ferocissima pagina (più le altre pagine che ho indicato qui) e poi non venire a dirmi che ti senti Grandemente Offeso! ;-) Questa pagina è nata a seguito di cumuli di email e di chiacchierate tra il sottoscritto e persone sedicenti appassionate di fotografia!

Nel momento in cui schiacci il tasto per scattare una foto, stai mettendo la firma a questi fattori:
ciò che vedi nella scena (nel senso biologico del guardare);
ciò che intendi vedere nella scena (gli elementi più importanti);
ciò che la scena ti suggerisce (interpretazione di detti elementi);
ciò che gli altri vedranno e proveranno nel vedere la foto, più ciò che sarà possibile tirar fuori dalla foto in sede di editing e di presentazione o stampa.

Dalla lista qui sotto si deduce quanta passione hai per la fotografia (nota bene: i fotografi di professione possono anche non essere per nulla appassionati di fotografia, al pari di un meccanico di automobili che pur conoscendo tante cose di motori, è nel tempo libero attratto da ben altro... per esempio, dalla fotografia digitale!).

Ecco la lista:
al primo livello si fermano i deficienti della fotografia, quelli per cui fotografare significa schiacciare un tastino e aspettarsi tante magiche magie; costoro arricchiscono le case produttrici comprando fior di fotocamere (dalle economiche alle supergalattiche) per poi usarle per al più qualche decina di scatti. Qualche esempio delle loro affermazioni tipiche:
guarda quant'è piccola, ebbene, non ricordo quanti megapixel è, ma è comunque molto potente e molto piccola, veramente molto potente...
guardala, ha anche lo zoom!
no, non toccarmi la configurazione, perché poi non so come rimettere il flash in automatico!
dimmi la verità, hai fatto qualcosa? ho visto che giravi nei menu della fotocamera!


al secondo livello ci sono quelli che credono che la foto consista nel "soggetto famoso" e quindi scattano solo quando vedono un paesaggio o quando vedono il loro deficientissimo cane (e qui dalle nostre parti c'è il proverbio tal' can', tal' padròn': quanto più patetico è il cane, tanto più patetico vedrai essere il suo padrone). Anche questi, dopo aver comprato una fotocamera superpotenziatissima, ne usano sempre e solo un'unica funzionalità (quella in automatico) e si limitano, nel corso della "vita" della fotocamera, a non più di poche centinaia di scatti. Qualche esempio delle loro affermazioni tipiche:
eh, ieri sono andato in montagna, quante foto che ho scattato!
eh, tra un po' di mesi, quando prendo le ferie ad agosto, andrò in montagna, e mi porto la fotocamera digitale che ho appena acquistato!
ma sapessi com'è bello il mio cane quando gli scatto le foto!


al terzo livello ci sono tipicamente solo i fanatici della tecnologia, per i quali comprare una fotocamera significa usarla per qualcosa di più del modo automatico (il famosissimo modo "P" di tutte le fotocamere recenti), e quindi, tra smanettamenti e intenzione di sfruttare la fotocamera perlomeno per ogni centesimo di quel che è costata, scattano nel ciclo di vita della fotocamera anche qualche migliaio di foto. Naturalmente, per loro l'importante è il piacere di scattare, e quando mostrano una foto a qualcuno è solo per dire come si sentivano bravi e artisti nel momento in cui la scattavano. Magari snoccioleranno tutti i parametri tecnici della foto, e magari avranno pure "centrato" un bel "bersaglio", ma la stragrande maggioranza delle loro foto non interesserà a nessuno. Io stesso, nei primi tempi di realizzazione di questo sito, ero in questa categoria.
A questa categoria vanno assegnati d'ufficio anche i sedicenti super-esperti di fotografia, quelli che spendono milionate per comprarsi attrezzature da finimondo, fanno "appostamenti" da 007 per fotografare chissà che cosa, e poi presentano foto che in fondo in fondo "capiscono" ed "apprezzano" solo loro, foto che se hanno qualcosa di "artistico" allora c'è capitato dentro per sbaglio.
Qualche esempio delle loro affermazioni tipiche:
effe due otto un cinquecentesimo di secondo più e-due punto zero e senza flash!
l'ho dovuta ridurre per il sito ma è molto bella anche a dimensione originale;
guardate tutti che foto curiosa ho scattato!
come, non hai capito niente? sono uccelli! c'era poca luce ed io sono riuscito a scattare! ma sei proprio un incompetente!


al quarto livello finalmente ci sono gli appassionati come me, e la scala di misura diventa "quante ore al giorno dedichi alla fotografia", tenendo presente che il vero fanatico nullafacente si può dedicare ad un hobby a tempo pieno, che si tratti di una dieta dimagrante o della passione per la fotografia, delegando altri esseri umani a lavorare per nutrirlo, vestirlo, comprargli accessori per le fotocamere, etc. La mia passione per la fotografia è nata grazie al sudore della mia fronte (ogni centesimo che ho speso in questo campo ha ancora l'odore del sudore dell'onesto lavoro dipendente, e sono convinto che chi non si guadagna da solo i soldi da spendere per fotocamere e accessori, prima o poi ne verrà a noia).
A questo livello, l'importante non è solo il "bel soggetto" per attrarre al limite il complimento o la curiosità di chi non capisce niente di fotografia.

Evviva i gonzi!!! Dopo che per la centesima volta qualcuno ha detto in mia presenza: "vorrei avvicinarmi al mondo della fotografia digitale, secondo te va bene il modello XYZ?" (modello superpotentissimo e supercostosissimo), ecco cosa ho risposto...

...Il mio problema è questo: vorrei avvicinarmi alla fotografia"...

Spendere qualche migliaio di euro per "avvicinarsi" mi sembra un po' curioso. Una volta che ti sei avvicinato e vuoi passare allo step successivo, cosa comprerai? ;-)

Il primo investimento da fare è una digitale super-economica, comprata in qualche negozietto di periferia - sai, in una di quelle salumerie che vendono tutto, ma proprio di tutto: vai lì e fai la spesa, lenzuola, braccialetto d'oro, giubbino semi-metallaro con borchie di plastica, fotocamera digitale economica, e salame paesano... dalle mie parti ce ne sono parecchie... qualsiasi cosa chiedi, il salumiere si gira, con la matita ancora appoggiata sull'orecchio, ti dice: "un momento", va nel retro, e tira fuori forse non l'ultimissimo modello, ma certamente qualcosa di appetibile.

Meglio ancora se la fotocamerina è comprata a casaccio, senza "indagare". La prima che trovi esposta in vetrina nel momento di massima noia possibile.

Cominci a smanettare con quella. Cominci a capire cosa significa fare post-processing alle foto, cosa significa trovarti con le batterie a terra alle dieci del mattino durante un'escursione giornaliera in montagna, cominci a capire cosa significa sbagliare la messa a fuoco sullo scatto più importante della tua carriera, cosa significa un nuvolone grigio che oscura il sole, cosa significa usare il flash per illuminare la Luna (n.b.: IERI SERA davvero mi hanno chiesto esattamente questa cosa: "una foto della Luna? che bello! hai usato il flash, vero?!", come se bastasse un flash per illuminare la Luna da casa tua)... e soprattutto non ti verranno i crampi al cuore nel momento in cui ti accorgi che la lente è graffiabilissima, la sabbia è attirata magicamente verso qualsiasi parte della fotocamera, i pollici sudaticci dei tuoi amici sono perennemente parcheggiati sull'obiettivo, il tempo per ridurre, aggiustare e ritagliare una foto da mandare via email può essere biblico...

Esatto, la prima fotocamera che ti capita di comprare, meglio se la più economica. Non è un mistero che esista gente incapace di scattare una foto decente con la più costosa delle fotocamere, e non è comprando una Ferrari che si diventa più bravi di Schumacher.

Una volta accumulata sufficiente esperienza (da un po' di settimane a qualche mese, a seconda dell'impegno profuso e della passione) puoi cominciare ad indagare su un modello un po' più serio (non quelli "super-potentissimi", non è ancora il momento... non puoi passare da un momento all'altro da una Fiat 850 ad una Bugatti Veyron).

Sempreché tu non ti sia annoiato nel frattempo, ovviamente. Le grandi case si vantano di vendere milioni di fotocamere "professionali" senza precisare quanti gonzi hanno contribuito comprando una macchinona super-famosa di cui si sono annoiati dopo neanche qualche decina di scatti. Ho l'onore di conoscere diversi gonzi, che ovviamente hanno saputo prodursi in scempiaggini del genere anche al di là del campo fotografico.

Nota personale indirizzata al sottoscritto: ma perché sono così imbecille? Lunga, lunga vita ai gonzi! i gonzi trainano il mercato, i gonzi cancellano l'argomento "sarebbe grandiosa ma ne venderemmo poche" che ostacola lo sviluppo e la diffusione di nuovi potentissimi modelli! W i gonzi!! vi prego, gonzi, comprate le fotocamere più belle e potenti in circolazione: gli appassionati e le case costruttrici vi elogeranno perché grazie alle vostre scelte "furbe" e "prestigiose" potranno andare avanti allegramente!

Importante: nel primo episodio di Yawara (a fashionable judo girl) il fotografo usa la solita Nikon con obiettivo "AF Nikon F3.5 - 4.55" (4.55...? ah, ah! e non doveva essere un Nikkor, anziché un "Nikon"?) e scatta una raffica di foto "al volo".

Un paio di osservazioni:
solo le fotocamere a pellicola e alcune fotocamere digitali di fascia molto alta hanno un tempo di "avviamento" (accensione) sotto il mezzo secondo (il tempo di reazione che stimerei per una persona sveglia); a questo tempo occorre aggiungere il tempo minimo indispensabile per la messa a fuoco (non meno di mezzo secondo, tra tempo "tecnico" della macchinetta e tempo "mentale" per capirlo ed ordinare al dito di schiacciare per scattare);
la FZ20 parte da F/2.8, ha sufficiente zoom, ha un warm-up di circa quattro secondi, e scatta una raffica di sole quattro foto (diventano sette se si abbassa un pochino la qualità JPEG); personalmente preferisco usare la qualità massima, anche e soprattutto per evitare di scattare sette foto ad uno stesso soggetto (nel 90% dei casi, delle 4 foto ne scarto non più di 3);
quando si va in giro, raramente si è pronti come il fotografo rappresentato nelle scene citate; peraltro, pochi secondi prima, lo si vede giocare con lo zoom manuale...
...e come se non bastasse, la distanza effettiva dalla scena fotografata è molta, la luce è a sfavore, e ciononostante le foto vengono decisamente bene (addirittura con troppo zoom); viene da pensare che il tizio abbia usato non meno che una FZ20 con 12×, presumibilmente a F/5.6, ed abbia lavorato alquanto di postprocessing (infatti la foto finale appare alquanto "satura").

Vogliamo chiamarlo action shooting? oppure sports? :-)


Un treno espresso sta attraccando a Napoli centrale


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