martedì 28 febbraio 2012

Ti presento la luce, migliore amica di ogni fotografo

Dal blog  

Lo si legge dappertutto, fotografare significa scrivere con la luce. La luce per un fotografo è cruciale.

Non si tratta solamente di avere abbastanza luce da riuscire a scattare senza problemi. Si tratta di sfruttare la luce con le caratteristiche migliori allo scopo di dare il giusto valore e il giusto peso comunicativo al soggetto di una foto .

Quindi, se vuoi essere un fotografo consapevole e non ottenere buone foto solo per fortuna, è importante che impari a riconoscere la luce.

Ci sono tre caratteristiche che identificano la luce che illumina una particolare scena. In questo articolo imparerai quali sono, che effetto hanno sui soggetti inquadrati e come riconoscerle.

by Couch Commando

Le tre caratteristiche della luce

Le tre caratteristiche di cui parlo sono direzione, dimensione e colore . Vediamole una alla volta in dettaglio.

Direzione

Generalmente, i fotografi raggruppano le infinite direzioni possibili della luce in tre categorie:
luce frontale
luce posteriore
luce laterale

Il modo in cui la prima e la seconda sono definite può trarre in inganno. La luce è frontale quando arriva da dietro il fotografo. In Understanding Exposure è descritta come la luce che si otterrebbe se la fotocamera fosse un faro puntato verso la scena.

Quindi, se ad esempio stai fotografando una persona, la luce frontale è quella che colpisce la persona da davanti.

Di conseguenza, la luce posteriore proviene frontalmente rispetto alla fotocamera e da dietro rispetto al soggetto.

Luce frontale

Questa direzione della luce può dar vita a foto piacevoli, di qualsiasi genere . Non è però la preferita quando è necessario dare tridimensionalità al soggetto, come per esempio in un ritratto.

La luce frontale, infatti, elimina le ombre e quindi nasconde molti dettagli . Se però, oltre ad essere frontale proviene anche dall’alto, allora può dare vita a ombre non piacevoli da vedere.

Quando l’intensità della luce frontale è troppo elevata, si ha un altro svantaggio. Infatti, in questo modo i colori possono perdere saturazione, togliendo quindi forza allo scatto.

by Allshots Imaging

Luce posteriore

Generalmente, la luce che proviene da questa direzione può essere usata con successo per creare sagome (in inglese, silhouette).

Quando non è molto forte, permette di creare un’aura luminosa attorno al soggetto. Si può vedere, per esempio, in molti ritratti in cui la luce posteriore viene sfruttata per creare un’aura luminosa attorno ai capelli.

by Auzigog

In generale, la luce posteriore porta a immagini in cui la luminosità del soggetto è molto inferiore a quella dello sfondo.

by country_boy_shane

Luce laterale

Questa categoria include praticamente tutte le direzioni non appartenenti alle due categorie precedenti. Infatti, la luce laterale non colpisce il soggetto necessariamente solo con un angolo di 90°, ma da qualsiasi angolazione angolata.

Il ricorso a un’illuminazione laterale è obbligatorio quando si vuole dare tridimensionalità al soggetto . Questo perché le ombre che si creano evidenziano la discontinuità delle superfici inquadrate.

by JD | Photography

Quindi, ad esempio, in un ritratto la luce naturale evidenzia la forma del volto. In una foto ravvicinata, la luce laterale permette di evidenziare le peculiarità della superficie di un materiale, come ad esempio la porosità o le pieghe.

by marcycaster

Quando l’angolo con cui la luce colpisce il soggetto è di 90°, si creano lunghe ombre profonde che conferiscono drammaticità allo scatto . Riducendo l’angolazione, invece, l’estensione delle ombre si riduce e si ottengono immagini più piacevoli.

Dimensione della luce

Questa sezione potrebbe chiamarsi anche ad esempio . La dimensione relativa della fonte di luce rispetto al soggetto ed il contrasto all’interno della foto sono infatti strettamente legati.

Infatti, più grande è la sorgente di luce, più sfumate sono le ombre e quindi più ridotto il contrasto . Al contrario, più piccola la sorgente di luce più marcate e scure sono le ombre, maggiore è il contrasto.

Devi considerare la dimensione della sorgente di luce sempre in relazione al soggetto.

Prendi il sole, ad esempio. Sai bene che il sole è molto più grande della terra, però data la sua distanza da noi, appare come un disco di ridotte dimensioni. Infatti, se esci a fotografare a metà giornata in pieno sole, noterai come le ombre siano molto marcate e qualsiasi foto risulti estremamente contrastata.

Invece, la luce proiettata da un lampadario con una grande superficie dà vita ad ombre molto tenui. La stessa cosa accade all’aperto quando il cielo è coperto. In questi casi, infatti le ombre sono praticamente assenti.

Infatti, quando una fonte di luce è più ampia i raggi luminosi colpiscono il soggetto da molteplici direzioni e quindi annullano le rispettive ombre .

by cabbit

Ombre troppo marcate in alcuni generi fotografici, come il ritratto, risultano spesso spiacevoli. Ciò non vuol dire però che siano scorrette. Infatti, pesanti ombre possono essere usate per aggiungere drammaticità all’immagine.

by AndYaDontStop

Colore della luce

Di questo aspetto abbiamo già parlato nella articolo sul bilanciamento del bianco. La luce, sia all’aperto che al chiuso, ha sempre un colore. Occhi e cervello si adeguano e fanno sempre apparire le cose del colore giusto. Al contrario, la fotocamera non si adegua. Per questo è necessario usare il bilanciamento del bianco di cui parlavo sopra.

In molte situazioni, vogliamo annullare la colorazione data dalla luce e quindi possiamo agire attraverso il bilanciamento del bianco o con la rimozione delle dominanti in post produzione. È il caso, ad esempio, della sfumatura verdastra o azzurra data dall’illuminazione a fluorescenza.

In altri casi, invece, i colori della luce contribuisce positivamente all’effetto di una foto. L’esempio più banale e quello della golden hour. all’interno di questo intervallo di tempo, la luce del sole diventa dorata e colora le cose rendendole molto più attraenti e fotogeniche.

by Pilottage

Quindi, il colore della luce non è mai in assoluto bello o brutto . Piuttosto è utile o controproducente rispetto ai tuoi obiettivi.

Luce naturale contro luce artificiale

Quando cominci a fotografare, il primo tipo di luce che devi imparare a conoscere e sfruttare è la luce naturale. Poi ti troverai forse a valutare se vale la pena acquistare un flash o addirittura mettere in piedi un piccolo studio.

Luce e naturale e luce artificiale hanno entrambe sia pregi e difetti.

La luce naturale, proprio perché è naturale, e più bella. È anche più economica, ovviamente. Inoltre, la si trova facilmente già diffusa o riflessa.

Al contempo, però, è impossibile controllare a piacimento la luce naturale ed essa varia durante il giorno, quindi è necessario prenderla al momento giusto. Inoltre, anche le condizioni atmosferiche possono impedirti di avere la luce che serve per il tuo scatto.

by nickwheeleroz

La luce artificiale, dal canto suo, sia quando è prodotta dal flash che da lampade, ha il principale vantaggio di essere posizionabile e modellabile a piacimento. In realtà, la luce nuda di un flash, usato come fonte di illuminazione principale, è di per sé piuttosto brutta.

Proprio questo vantaggio, però, è legato anche ai suoi principali svantaggi. Infatti, per modificare e organizzare le luci nel modo che preferisci, sei costretto non solo a procurarti spesso più di una singola fonte di luce ma anche una serie numerosa di accessori.

In ogni caso, credo che ogni fotografo dovrebbe prima imparare a trarre il massimo dalla luce naturale e poi procedere con lo studio di quella artificiale . Infatti, anche chi fa continuo uso del flash si ritrova spessissimo a dover bilanciare il flash con la luce ambientale. Senza un’adeguata conoscenza di entrambe, il lavoro diventa molto più difficile.

Modificare le caratteristiche della luce

Sia quando si lavora con la luce artificiale che quando si lavora con la luce naturale, è spesso necessario modificarla in qualche modo . Talvolta si tratta di cambiarne la direzione, altre volte di aumentarne la diffusione (ovvero la dimensione), altre ancora, attraversò ad esempio i gel per il flash, di modificarne il colore.

Quando si lavora con luce naturale, spesso si ricorre a superfici esistenti per rifletterla o a accessori come il riflettore. In altri casi, si ricorre all’ombra di un albero per evitare la dura luce diretta del sole.

Quando invece si sfrutta luce artificiale, si ha disposizione una varietà infinita di strumenti per diffondere e direzionare la luce.

Su questo tema si potrebbe scrivere un intero libro. Per ora, tieni presente che spesso per ottenere esattamente il risultato che desideri, è necessario qualche piccolo accorgimento in grado di trasformare la luce che hai a disposizione.

Come imparare a conoscere la luce

Per te amante della fotografia è obbligatorio diventare un conoscitore della luce. Il modo migliore per farlo consiste nel porre sempre estrema attenzione alla luce in ogni contesto in cui ti trovi .

Al lavoro, in casa, mentre viaggi in auto, anche mentre svolgi le commissioni più banali, osserva le caratteristiche della luce e poniti queste domande (almeno, potrebbero sorgerne delle altre):
da che direzione proviene?
Cosa evidenzia negli oggetti illuminati?
È una luce molto contrastata oppure morbida?
In che direzione vanno e come sono le ombre?
Qual è il colore con cui sta tingendo la scena?
È una luce “bella”?
Per quale tipo di foto sarebbe più indicata?
Ci sono più fonti di luce?

Prendi sempre nota mentalmente delle risposte a queste domande. Facendo diventare questo esercizio una routine, ti renderai conto di come riconoscere la luce che hai a” disposizione diventerà per te più che naturale.

Per finire, una volta tanto ho trovato qualcosa in italiano che mi aggradasse. In questo tutorial video, sono dimostrate alcune delle cose che ho spiegato. La prima metà è la più interessante.

martedì 7 febbraio 2012

Nikon D4

Nikon D4: progettata per non avere limiti


a cura di: redazione nital.it

Nital S.p.A. è lieta di annunciare la reflex Nikon D4, il nuovo punto di riferimento per il mondo della fotografia professionale, capace di garantire nuovi livelli di qualità d'immagine ed una velocità e precisione impressionante, sia per la realizzazione di fotografie che di video.

Dotata di un sensore in formato FX da 16,2 megapixel, dell'innovativo modulo di elaborazione delle immagini Nikon EXPEED 3 e di una gamma ISO molto estesa, la nuova Nikon D4 offre prestazioni ed una versatilità senza compromessi, anche in condizioni ambientali e di illuminazione estreme.



Qualità d'immagine senza compromessi: velocità eccezionale
Studiata per garantire un'elevata qualità delle immagini in qualsiasi condizioni di luminosità, la Nikon D4 offre una velocità incredibile e fissa nuovi standard in termini di silenziosità. Il sensore CMOS in formato FX da 16,2 megapixel con veloce read-out dei canali consente, infatti, di raggiungere l'impressionante rapidità di scatto di 11 fps.

È possibile ottenere immagini di notevole qualità con disturbo ridotto e gamma dinamica estesa anche con sensibilità ISO elevate, grazie alla riduzione disturbo ottimizzata e all'elaborazione del segnale A/D a 14 bit incorporata nel sensore. La straordinaria gamma ISO fissa un nuovo riferimento a 12.800 ISO e sposta l'intervallo di un ulteriore EV, fissando i 100 ISO come standard. Pensando a situazioni più estreme, i livelli di sensibilità di 50 e 204.800 ISO equivalenti possono essere, per i fotografi che operano in condizioni di illuminazione particolarmente difficili, l'elemento di scelta differenziante e determinante.

Potente modulo di elaborazione delle immagini EXPEED 3
Dotata dell'innovativo motore di elaborazione immagini EXPEED 3 di Nikon, la D4 riesce a rendere immediate molteplici operazioni che implicano la gestione di grandi quantità di dati, senza sacrificare la rapidità e la qualità a cui i professionisti sono abituati. Dopo la conversione A/D a 14 bit, l'elaborazione delle immagini a 16 bit ad alta velocità consente di ottenere JPEG di estrema qualità, pronti per qualsiasi uso professionale. Le immagini si caratterizzano per colori fedeli, con ottimizzata saturazione e una profondità assolutamente naturale. Anche in condizioni di luce debole a sensibilità ISO elevate, la riduzione disturbo intelligente della fotocamera limita il “rumore” senza incidere sulla nitidezza dell'immagine.



Video di qualità professionale
Per i professionisti che hanno bisogno di realizzare filmati, la Nikon D4 offre tutta la flessibilità necessaria per un'ampia gamma di applicazioni video, con una varietà completa di frequenza fotogrammi.

Frequenza fotogrammi: i filmati in Full HD (1080p) possono essere registrati in 30p, 25p e 24p, con opzioni 60p, 50p, 25p a 720p. La durata del video è approssimativamente di 30 minuti.

Modi multi-area: la registrazione in Full HD (1080p) è possibile sia nel formato FX che DX, così come nel formato ridotto Full HD nativo (1920x1080).

Controllo audio ad alta fedeltà: in risposta alle esigenze professionali dei fotografi/video-maker, la D4 introduce nuove possibilità per la registrazione audio, utili a garantire la massima qualità sonora, oltre che video, nei filmati. A parte l'ingresso per microfono stereo esterno, l'uscita audio per le cuffie consente di perfezionare e monitorare l'audio separatamente.

Output HDMI non compresso: per coloro che necessitano del miglior risultato video per un editing di qualità professionale, la Nikon D4 offre anche la possibilità di esportare il filmato in modalità Live View non compressa su registratori e monitor esterni. È la prima volta che questa operazione viene resa possibile in una reflex digitale. I dati vengono estratti a 1080i (Full HD) con la dimensione immagine e la velocità dei fotogrammi indicate. Se necessario, l'output dei dati può essere ridotto in scala senza la sovrapposizione di informazioni, che possono invece essere visualizzate simultaneamente sul monitor TFT della fotocamera.

Comodi comandi personalizzati: la modalità Live View è stata migliorata anche attraverso comodi comandi personalizzabili. Anziché ruotare la ghiera di comando è possibile adesso utilizzare l'apertura del diaframma motorizzata, che consente un controllo più fine dell'apertura, mediante i pulsanti programmabili siti nella parte anteriore della fotocamera. La funzione per la creazione di indici consente di contrassegnare i fotogrammi importanti sulla linea temporale durante la registrazione dei filmati, per un più immediato reperimento durante l'editing.

Nuovi livelli di velocità e precisione
Quando si tratta di catturare i momenti più significativi, le funzioni automatiche della Nikon D4 possono rappresentare un indubbio vantaggio per i fotografi.

Riconoscimento avanzato delle scene con il sensore RGB da 91.000 pixel: il rivoluzionario sistema avanzato di riconoscimento scena di Nikon incorpora un sensore RGB da 91.000 pixel di nuova generazione in grado di analizzare meticolosamente ogni scena e garantire una precisione straordinaria.

L'inseguimento AF in 3D-subject tracking è nettamente migliorato e consente il “puntamento” anche su soggetti di piccole dimensioni. I visi delle persone vengono rilevati con una precisione sorprendente, anche quando si lavora solo con il mirino ottico. Questo livello di analisi dettagliata della scena viene utilizzato come supporto per una messa a fuoco ed un'esposizione automatiche più precise, anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Modulo sensore Multi-CAM 3500FX AF avanzato: il celebre sistema Nikon Multi-CAM 3500FX AF, con impostazioni di copertura a 9, 21 e 51 punti selezionabili o configurabili singolarmente, è stato riprogettato per aumentare la rapidità di rilevamento del soggetto.

Il modulo e gli algoritmi del sensore autofocus migliorano in modo significativo la sensibilità dell'acquisizione in condizioni di scarsa illuminazione fino a -2 EV (ISO 100, 20 °C/68° F). Per la prima volta tutti i 51 sensori AF, di cui 15 a croce, sono estremamente reattivi con qualsiasi obiettivo NIKKOR AF fino a f/5.6!

Potenti sensori AF compatibili fino a f/8: la Nikon D4 mantiene tutta la potenza degli 11 sensori AF centrali che analizzano la fase su due assi, anche se il valore di luminosità combinato arriva a f/8. Un grande aiuto per chi scatta foto sportive o naturalistiche, perché consente di raggiungere un nuovo livello di rilevamento combinando, ad esempio, un obiettivo NIKKOR AF 600 mm f/4 e un moltiplicatore NIKKOR 2.0x. Se il valore di apertura combinato si attesta tra f/5.6 e f/8, è possibile sfruttare la potenza dei 15 sensori AF centrali, di cui 9 a croce.

Otturatore in materiale composito di Kevlar e fibra di carbonio di nuova concezione: il nuovo e resistente otturatore garantisce un ciclo di vita testato su 400.000 scatti, con un tempo di posa massimo che va da 1/8000 a 30 secondi e sincronizzazione flash sincro-X fino a 1/250. La Nikon D4 dispone, inoltre, di un sistema di monitoraggio intelligente per auto-diagnostica dell'otturatore e di un'unità di comando per la riduzione del consumo energetico, attiva quando l'otturatore è sollevato per lunghi periodi di tempo durante la registrazione di filmati.

Risposta rapida: tempo di avvio di circa 0,12 secondi1, ritardo allo scatto ridotto a circa 0,042 secondi2 (equivalenti a quelli della D3S), con velocità di scatto di 11 fps in formato FX e in tutte le modalità di ritaglio formato.


Supporti di memorizzazione: la Nikon D4 è dotata di due slot per schede: uno per le schede CF (UDMA 7) ad alta velocità e uno per le innovative schede XQD.

Connettività: un potente sistema di controllo e comunicazione dei dati rende più rapidi e semplici i trasferimenti di file su rete LAN cablata e wireless. Il supporto Ethernet e LAN wireless è disponibile grazie al nuovo trasmettitore senza cavi WT-5 compatto, con collegamento HTTP e FTP, e consente lo scatto simultaneo di più fotocamere dotate di sistema WT-5. Per la prima volta, nel corpo camera è integrato il collegamento LAN cablato.

Sempre all'altezza
Ogni millisecondo può davvero essere decisivo e la migliorata disposizione dei comandi della D4 aiuta i fotografi a reagire prontamente, anche in situazioni in rapida evoluzione.

Controllo orizzontale e verticale intuitivo: gli orientamenti di ripresa verticale ed orizzontale hanno controlli distribuiti in modo identico per trasformare la fotocamera in un prolungamento della mano in ogni condizione di scatto.

Selezione del modo area AF e AF semplificata: è ora possibile, senza spostare l'occhio dal mirino.

Monitor LCD di precisione da 8 cm (3,2 pollici) e 921.000 punti con visione grandangolare e controllo automatico della luminosità. Garantisce una visualizzazione immagini nitida e brillante con una capacità di riproduzione colore molto più estesa. La luminosità dello schermo LCD viene regolata automaticamente in base all'ambiente di visualizzazione e durante la riproduzione è possibile ingrandire le immagini fino a 46x, funzione molto utile per la conferma spot focus.

Mirino ottico con prisma in vetro: offre il 100% di copertura dell'inquadratura e ingrandimento di 0,7x (50 mm f/1.4 impostato su infinito, -1.0 m-1). La configurazione a proiezione arretrata dell'oculare dei mirini Nikon è ben nota per ridurre al minimo lo sforzo visivo quando si utilizza la fotocamera per lunghi periodi di tempo.

Orizzonte virtuale elettronico a doppio asse: controllando il monitor LCD o il mirino si può capire se la posizione della fotocamera in relazione al piano orizzontale e l'orientamento alto/basso (rotazione avanti o indietro) è corretta.

Accesso diretto ai controlli immagine Picture Control: grazie a un nuovo pulsante dedicato, non è più necessario aprire il menu. I Picture Control consentono di personalizzare gli scatti e i filmati regolando parametri quali nitidezza, saturazione e tonalità.

Controllo completo del flusso di lavoro
La velocità è indubbiamente la prima caratteristica che gli ingegneri Nikon avevano in mente quando hanno progettato e realizzato la D4, ma è indubbio che questo straordinario prodotto ha molte altre qualità. La versatilità, per esempio, che va a braccetto, oltre che con la rapidità, anche con opzioni di controllo in grado di offrire effettivi vantaggi quando il tempo rappresenta una priorità.

Filmati accelerati: la Nikon D4 estende la celebre funzione di fotografia time-lapse salvando immagini come file video. Con tempi di riproduzione da 24 a 36.000 volte più veloci del normale.

Effetto HDR (High Dynamic Range): si ottiene realizzando un'immagine sovraesposta e una sottoesposta di un'unica inquadratura. La gamma può essere ampliata fino a 3 EV per ottenere diversi effetti, livelli di saturazione e gradazioni di tonalità, mentre l'uniformità dell'area d'intersezione dove le esposizioni si uniscono può essere regolata per una maggiore naturalezza.

Controllo minuzioso della temperatura colore: consente di intervenire in modo preciso sul bilanciamento del bianco. È possibile regolare le tonalità del monitor per il Live View e il bilanciamento del bianco dell'immagine scattata affinché siano assolutamente in linea. La temperatura colore può essere impostata manualmente con incrementi di 10 Kelvin o unità Mired.

Quattro opzioni di area immagine: è possibile scegliere tra diverse modalità di ritaglio formato, tutte con relativa maschera visibile nel mirino, 5:4 (30,0 x 24,0 mm), 1,2x (30,0 x 19,9 mm) e formato DX (23,4 x 15,6 mm).

Modifica immagini incorporata: le immagini e i filmati salvati possono essere modificati e ritoccati direttamente nella fotocamera senza perdere neanche un attimo, se necessario. I menu di ritocco comprendono una serie di utili funzioni, come sviluppo RAW/NEF, ridimensionamento, controllo della distorsione e della prospettiva, per citarne solo alcune. Inoltre, consente di indicare simultaneamente il punto di inizio e fine dei filmati per poi salvarli in modo più efficiente.

Accessori
Trasmettitore wireless WT-5 (opzionale): si collega al connettore di interfaccia preposto della fotocamera ed è comandato dal corpo camera. Sfrutta modalità di collegamento HTTP e FTP e consente il collegamento simultaneo di più fotocamere dotate di sistema WT-5.

Unità GPS GP-1 (opzionale): registra informazioni sulla posizione, ad esempio latitudine, longitudine, altitudine e ora (UTC), come “geotag” nei dati dell'immagine (Exif) e consente operazioni simultanee con il sistema WT-5.

Microfono stereo compatto ME-1 (opzionale): registra suoni nitidi riducendo in modo significativo i disturbi meccanici.

Nikon SB-910 (opzionale), prestazioni di illuminazione senza pari: offre la massima versatilità i-TTL per il controllo flash sulla fotocamera o wireless, usabilità migliorata e un numero guida di 34/112 (ISO 100, m, STD, formato FX, zoom 35 mm). Menu e comandi sono stati migliorati per facilitare l'utilizzo. Sono inclusi filtri colorati rigidi per fonti a fluorescenza e incandescenza per regolare istantaneamente il bilanciamento del bianco sulla NIKON D4.

Capture NX 2 (opzionale), elaborazione delle immagini rapida, potente e creativa: per stare al passo con la potenza di acquisizione immagini della Nikon D4, la versione di Nikon Capture NX 2 è ancora più rapida e ora completamente compatibile con 64 bit.

Camera Control Pro 2 (opzionale), comandi a distanza versatili per la fotocamera: oltre a controllare modalità di esposizione, tempo di posa e apertura diaframma, questo software propone numerosi miglioramenti per rendere il funzionamento del Live View incredibilmente uniforme nella Nikon D4. I nuovi comandi creativi includono avvio e interruzione a distanza per la registrazione video e passaggio rapido dal Live View per le foto a quello per i filmati.

ViewNX 2 (in dotazione), per sfogliare, modificare, condividere e altro ancora: questo software ha un'interfaccia intuitiva e una serie di funzioni per l'editing, come l'elaborazione di file RAW e D-Movie. Si integra perfettamente con my Picturetown, il servizio di condivisione e archiviazione foto e video di Nikon.